Mototamburi a confronto

Nel 2015, il Gruppo Interroll iniziava la collaborazione con il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Parma con l’intento di effettuare un approfondito studio di confronto tra due tecnologie di azionamento ben distinte applicate nell’industria alimentare: motoriduttori tradizionali vs. mototamburi Interroll. Nell’ambito di un contratto di ricerca tra il Centro Interdipartimentale SITEIA dell’Università degli Studi di Parma e Interroll, il prof. Davide Barbanti, Professore Associato presso l’Università di Parma e Responsabile Scientifico di SITEIA PARMA, e il suo team di ricerca ha condotto un confronto di ampio respiro avvalendosi di sei criteri di valutazione: igiene, installazione e manutenzione, efficienza energetica, rumore, temperatura a regime e ingombro. «Con questo studio, che include sia misurazioni scientifiche che test pratici, ci siamo prefissati di effettuare un confronto tra i componenti oggi abitualmente impiegati in impianti e macchinari nell’industria alimentare. Abbiamo strutturato tre casi distinti di utilizzo pratico, simulando diverse aree di uno stabilimento alimentare, dalla zona di lavorazione dell’alimento fino al fine linea. Abbiamo eseguito un totale di 36 diversi test nell’arco di un periodo di 9 mesi. La sperimentazione ha prodotto validi risultati, mettendo in evidenza il mototamburo come una tecnologia particolarmente interessante per l’azionamento dei nastri trasportatori nell’industria alimentare», spiega il prof. Davide Barbanti.

Secondo le analisi e le sperimentazioni effettuate si può concludere che, da un punto di vista della sicurezza alimentare, i mototamburi offrono vantaggi significativi in termini di progettazione igienica e pulizia sul posto. Non solo si riduce l’accumulo di residui e il rischio di contaminazione crociata ma si riducono anche i tempi, e di conseguenza i costi, delle operazioni di pulizia.

Lo studio dell’Università di Parma ha confermato inoltre i concreti vantaggi presentati dai mototamburi in termini di velocità e facilità di installazione e di ingombro. Infatti tutti i componenti (motore, ingranaggi, albero e cuscinetti) sono integrati all’interno del mototamburo dunque l’installazione sarà più semplice per la presenza di un minor numero di componenti e l’impianto risulterà meno ingombrante. «La sicurezza alimentare è una questione fondamentale per tutti gli operatori del settore della trasformazione alimentare, ma troppo spesso ci si imbatte ancora in motoriduttori che non soddisfano i principi chiave del design igienico nelle aree in cui l’alimento viene processato. Presumibilmente queste scelte sono dettate da ragioni economiche. Speriamo che la ricerca che siamo stati in grado di condurre, con il supporto di Interroll, e lo studio risultante venga preso in considerazione dai decisori nel settore alimentare come un’indicazione pratica per le loro scelte di impianti di lavorazione e confezionamento», conclude il prof. Davide Barbanti.

Per il dott. Ralf Garlichs, vice presidente esecutivo e responsabile globale di “Products & Technology” del gruppo Interroll, lo studio conferma i vantaggi dei mototamburi Interroll per l’industria alimentare:«Innanzitutto vorrei ringraziare, a nome del gruppo Interroll, il Prof. Davide Barbanti, il Dr. Giampaolo Betta e il loro team all’Università di Parma per l’imponente lavoro effettuato. Questa valutazione comparativa è senza dubbio di grande valore per Interroll ma, ancora di più lo è per i nostri clienti nel settore alimentare. La sicurezza alimentare è sempre stato un tema fondamentale al centro dello sviluppo dei nostri prodotti. I risultati di questo studio sono anche uno stimolo per i nostri tecnici perché oltre a confermare la qualità dei nostri mototamburi, allo stesso tempo rappresentano un incoraggiamento ad ulteriori innovazioni tecnologiche per l’’industria alimentare».

I risultati di questo studio sono stati pubblicati nel Libro Bianco “Valutazione comparativa tra motoriduttori e mototamburi nel settore alimentare “.