Quel vino prodotto a suon di musica

Tenuta Mara è un luogo unico nel suo genere, dove storia, passione e sensibilità ecologica sono state poste al centro di una produzione vinicola che poggia le basi interamente sull’agricoltura biodinamica, dando vita al Sangiovese ‘MaraMia’.

Realizzare una tenuta vitivinicola dove potessero coesistere le pratiche dell’agricoltura biodinamica – certificata Demeter – e l’amore per il vino, la natura, la musica, l’arte e, più in generale, per la vita: è la sintesi del viaggio compiuto da Giordano Emendatori nella costruzione del suo sogno personale, interamente dedicato alla moglie. Visitare Tenuta Mara, a San Clemente di Rimini, rappresenta oggi una felice esperienza sensoriale: qui coesistono e si completano ecosistemi naturali, musica classica – diffusa tra i filari, oltre che nella bottaia -, opere d’arte en plein air e barrique decorate da artisti internazionali. Dieci dipendenti si occupano della produzione dell’unico vino rosso realizzato – il MaraMia -, una produzione che, rispettando l’ambiente, rispetta anche l’uomo: l’agricoltura biodinamica, infatti, fa in modo che venga bandito, in ogni fase del processo, l’utilizzo di qualsiasi sostanza chimica impiegata nella vinificazione convenzionale; ogni pianta è curata individualmente, la vendemmia è compiuta esclusivamente a mano, la vinificazione è naturale e la fermentazione non prevede l’aggiunta di lieviti. Le vinacce, inoltre, non sono pressate e il vino non è filtrato, per garantirne l’integrità aromatica. Leonardo Pironi, vigneron e amministratore unico di Tenuta Mara, ci ha condotti all’interno di questa realtà sostenibile, rivelandoci le pratiche di un’agricoltura antica che oggi prende sempre più piede in vigneto.

11-vendemmia-manuale-6Quali sono state, nella storia di Tenuta Mara, le scelte che hanno decretato il successo dell’azienda?   

La storia di Tenuta Mara inizia nel momento in cui l’imprenditore del settore Food Giordano Emendatori decide di dare il via a una nuova avventura nel mondo del vino, una sua grande passione. Le scelte chiave sono state essenzialmente due: la prima è stata la decisione di piantare solo Sangiovese, un vitigno autoctono che appartiene alla grande famiglia dei Sangiovese, all’origine di molti prestigiosi vini italiani; il nostro vitigno, in particolare, si distingue per il colore intenso e per l’aroma fruttato, che lo identificano come particolarmente pregiato. Dall’acquisto del terreno, nel 2000, sono trascorsi cinque anni prima di per poter impiantare questo vigneto: 7 ettari esposti al sole della Romagna in un’area vicino al borgo collinare di San Clemente. Altra decisione fondamentale è stata quella di praticare l’agricoltura biodinamica al più alto livello possibile, con un rigore assoluto e in ogni fase della produzione. Lo dice la parola stessa: abbiamo a che fare con ‘bios’, la vita, e non con astrazioni e interessi materiali. Il nostro non è solo un vigneto, ma un ecosistema ricco di biodiversità.

Il rispetto della terra è considerato un valore imprescindibile, quindi…

La terra è tutto: rispettandola ci impegniamo a non sottrarle risorse, nutrimento e fertilità. Ogni anno produciamo l’uva attraverso i principi olistici dell’agricoltura biodinamica e, prestando sempre la massima attenzione, riusciamo a non impoverire il suolo, ma, al contrario, a lasciarlo più vitale di prima. Possiamo dire che il nostro approccio green è iniziato fin dal primo giorno, nel momento dell’acquisto degli ettari aziendali: abbiamo letteralmente preparato il terreno a questo modello di coltivazione, una pratica produttiva agricola eticamente rispettosa dell’ambiente e del lavoro, che nutre l’essere umano nella sua interezza – sul piano fisico, relazionale ed energetico – senza utilizzare alcuna sostanza chimica. Merito dell’intuizione del titolare e di alcuni incontri fondamentali, come il mio, con Emendatori, e quello con l’agronomo Leonello Anello, anch’egli, ieri come oggi, pilastro del progetto. Il nostro percorso è iniziato dopo un’approfondita esplorazione del territorio francese, culla del vino, dove la biodinamica è un’esperienza collaudata e ormai praticata da decenni.

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