Sitevi 2015, premio al NomaSense PolyScan B200

L’analisi dei polifenoli dell’uva, del mosto e del vino è un’operazione complessa. Richiede metodi che di solito sono appannaggio delle unità di ricerca o delle grandi cantine che dispongono di notevoli risorse umane e finanziarie. L’elettrochimica è da tempo considerata una soluzione interessante per misurare i polifenoli, ma il suo utilizzo nelle attività di routine non si è mai sviluppato, principalmente a causa dell’obbligo di effettuare la pulizia degli elettrodi tra una misurazione e l’altra.
Il NomaSense PolyScan B200 di Nomacorc utilizza una serie di elettrodi monouso che evitano l’accumulo di sporcizia e garantiscono analisi precise nel tempo. Questo analizzatore rende dunque la misurazione dei polifenoli direttamente in cantina accessibile a tutte le aziende vinicole. Il NomaSense Polyscan B200 è costituito da un potenziostato portatile e da una serie di elettrodi miniaturizzati monouso.
Nomasense-B200Gli elettrodi sono inseriti all’interno del potenziostato e i campioni da analizzare vengono posati direttamente sugli elettrodi senza nessun filtro né centrifugazione preventiva. Terminata la misurazione, in meno di 3 minuti compaiono i risultati sotto forma di indici che mostrano, grazie ad un’interfaccia di calcolo accessibile da Internet, le quantità di polifenoli facilmente ossidabili e di polifenoli totali. Con questo sistema, l’enologo può ad esempio caratterizzare il profilo fenolico dei diversi vitigni oppure monitorare le modifiche nella composizione fenolica di un mosto durante la pressatura o durante le operazioni di ossigenazione. In tal modo le tecniche di vinificazione possono essere ottimizzate in funzione della composizione del mosto o del vino.