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Export e promozione

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Come comunicano le cantine i loro prodotti?

In una recente ricerca condotta da Cento Vigne Italia, l’acclamato portale di vendita di vini italiani on line, sono stati intervistati 276 importatori di vino in 12 Paesi del mondo. Il sondaggio chiedeva un giudizio su come i produttori italiani comunichino i loro prodotti.

Gian Piero Staffa, presidente di Cento Vigne Italia srl
Gian Piero Staffa, presidente di Cento Vigne Italia srl

«Il quadro che ne è emerso da questa nostra ricerca», racconta Gian Piero Staffa, presidente di Cento Vigne Italia srl, «conferma come in generale la capacità da parte delle aziende vinicole italiane di comunicare sia parecchio carente, soprattutto quando si tratta di utilizzare la rete». Nota dolens. Un recente studio condotto da EUROSTAT, mette a nudo tutta la nostra difficoltà con la rete. Più di un italiano su tre, il 34%, evidenzia lo studio, non ha mai usato internet. È tra i risultati peggiori nei 28 Paesi Ue, precediamo soltanto Grecia (36%), Bulgaria (41%), Romania (42%). Il dato medio europeo è pari al 21%. Male anche quando si parla dell’utilizzo quotidiano di internet: il 54% degli italiani consulta giornalmente o quasi il web, contro una media UE del 62%. «Oggi la rete è uno strumento fenomenale e direi unico per poter comunicare il proprio prodotto», continua Staffa.

«La nostra ricerca sottolinea come l’80% degli importatori intervistati non partecipa alle fiere di settore in Italia – troppi problemi logistici e organizzativi… – chi viene segue, in prevalenza, manifestazioni locali. Ecco che la rete diventa per questi distributori il principale strumento per reperire informazioni sui nuovi produttori. Una vetrina alla quale il distributore presta molta attenzione, se il 55% di loro non acquisterebbe mai vino da produttori che si presentano sul web con un’immagine mediocre». I siti delle nostre cantine piacciono agli importatori? «L’83% degli importatori giudica i siti delle nostre cantine di qualità inferiore rispetto a quella di altri produttori esteri», sottolinea Staffa.

«Quello che un importatore richiede, innanzitutto, è che il sito sia in inglese: un sito in lingua riceve in media 5 volte più attenzione rispetto a quello in italiano. Servono poi descrizioni coincise e ricche di grafica, d’immagini. Le immagini dovranno essere di qualità: la presentazione dei prodotti rappresenta uno degli elementi fondamentali per la prima selezione di un fornitore. Più immagini e video fanno poi letteralmente impennare il gradimento del sito che riceve fino al 470% di attenzione in più. Anche uno slide show nella pagina iniziale del sito fa la differenza, aumentando di circa 2 minuti la permanenza del visitatore».

[box bg=”#cccccc” color=”#000000′ title=”L’attività dell’ICE? Ad alto gradimento!”]

di Roberto Lovato, dirigente Ufficio agroalimentare e vini

Siamo convinti che l’export sia un elemento strategico per qualsiasi azienda vitivinicola italiana per questo uno dei nostri obiettivi è di aggiungere ai nostri clienti sempre nuove imprese che si affacciano ai mercati esteri. In questi anni le attività di ICE a favore delle imprese vinicole si sono sviluppate in diverse tipologie promozionali quali: manifestazioni fieristiche internazionali, da Vinexpo Bordeaux, a London Wine Fair, a Seoul Wine Expo, a Vinexpo Hong Kong; manifestazioni autonome quali Borse Vini; missioni di operatori e giornalisti in Italia in occasione di eventi (Vinitaly, Vinovip ecc.) di livello internazionale. Poi ancora: corsi di formazione per formatori, azioni presso punti vendita. L’elevata adesione delle imprese alle nostre iniziative promozionali conferma la validità della programmazione e la sua corrispondenza alle aspettative delle imprese.

In particolare vorrei sottolineare l’alta adesione alle iniziative autonome Borse Vini, le quali presentano costi ridotti e alta potenzialità di business, elementi che, particolarmente per aziende di dimensioni medio-piccole quali sono quelle che fruiscono dei nostri servizi, le rendono preferibili rispetto alle grandi fiere. Al fine di valutare il grado di rispondenza di questo servizio alle attese, l’ICE Agenzia ha adottato da alcuni anni un sistema di valutazione del grado di soddisfazione della clientela che si esplicita, relativamente ai riscontri da parte delle imprese partecipanti alle iniziative, nella compilazione di un questionario di valutazione che prevede una scala da 1 a 5 per il livello di qualità del servizio fornito.

Possiamo dire di ottenere dalle aziende giudizi sempre molto lusinghieri. Un dato che sottolinea la validità delle nostre iniziative, ricche e articolate anche per il 2014: dal Prowein 2014 di Dusseldorf del 23- 25 marzo, all’Incoming operatori a Vinitaly 2014 a Verona dal 6 al 9 aprile, al Seoul Int. Wine Expo a maggio in Corea, al Vinexpo Asia Pacific 2014 il 27-29 maggio a Hong Kong, al London Int. Wine Trade Fair 2014 del 2-4 giugno, al workshop Borsa Vini in Nord Europa in data da confermare, al workshop Grandi degustazioni in Canada 2014 a ottobre-novembre. Un calendario da completare con iniziative inserite nel Progetto Export Sud che prevede un particolare impulso per le produzioni delle regioni “in convergenza” (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia).
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