L'arte del comunicare

Inedite sinergie tra birra e design

Per lupi di mare

Mercator

Anche la birra belga Mercator è caratterizzata da un packaging di forte impatto comunicativo progettato (student work) dalla norvegese Vibeke Illevold. Il tema della corda insolitamente associato al collo della bottiglia di birra, è accompagnato da una grafica ricercatissima, eseguita a mano, che propone abbinamenti iconici di soggetti marinari sul tappo e sulla bottiglia capaci di comunicare immediatamente al consumatore una sensazione di eleganza e raffinatezza in grado di ampliare trasversalmente il target dei fruitori. Il design esclusivo garantisce una maggiore visibilità al prodotto e lega la bottiglia a processi di collezionismo. L’introduzione dell’ancora nella denominazione del prodotto, ottenuta con la trasformazione della T di Mercator, ha condotto a utilizzare per la visualizzazione del logo unicamente l’etichetta, rendendo più chiaramente leggibile la forma del contenitore.

Look farmaceutico per Saison 1900

saison1900

Lo studente australiano Zoran Konjarski si è invece divertito a studiare per Saison 1900 un packaging completamente riciclabile e proposto in un blister. Il designer ha, infatti, provocatoriamente immaginato la birra come una bevanda curativa in grado di risolvere problemi d’insonnia e altri malesseri e ha ideato per Saison 1900 bottiglie con tappo a vite che ricordano quelle dei medicinali, racchiuse in coppia in un blister. Il packaging in questo caso ha associato ironicamente alla birra nuovi contenuti comunicativi portando il consumatore a riflettere sulla necessità di un consumo ragionato.

La sperimentazione delle birre artigianali

birradamare

I contenitori di alcune birre prodotte artigianalmente in Italia sono estremamente interessanti perché sono stati progettati per rispondere a precise valenze comunicative legate all’unicità e alla riconoscibilità della bevanda offerta e all’atmosfera di convivialità evocata dal consumo del prodotto. Una di queste è Birradamare  che, grazie al suo marchio, manifesta un forte legame con i metodi artigianali di produzione e soprattutto con l’idea che la birra debba essere prodotta con il cuore. La birra è caratterizzata da un’etichetta completata da una grafica moderna e sintetica su cui campeggia il logo e il nome dell’azienda, il taglio diagonale. I colori e i font differenti caratterizzano i sedici gusti, convenzionali e non, proposti dal marchio. Il packaging creato dallo studio di Roma, Mit Design, amplifi ca l’alone comunicativo dei prodotti e evoca la grande qualità delle birre offerte. Queste birre ricche di aromi e non pastorizzate dallo stile unico e dal gusto complesso si affermano grazie a un’immagine riconoscibile ed estremamente elegante.

Toz

La birra friulana Toz, proiettata, invece, su un target giovanile, è caratterizzata da una bottiglia in vetro con un collo lungo e da un’etichetta, ironica di chiara lettura, che pone in evidenza la rappresentazione fumettistica di un ragazzo su uno scooter e la denominazione del prodotto. Il marchio ha lanciato infatti il concorso “Stappa, scatta e vinci” il consumatore può scaricare l’App della birra sul suo smartphone e dopo aver trovato sul retro della bottiglia il suo QR Code vincere un motorino. Il concorso evoca situazioni di divertimento e incontro legate al consumo della birra. Tutte queste operazioni sinergiche condotte dalle aziende, evidenziano un mercato da sempre abituato a veicolare contenuti e valori utilizzando consapevolmente i sistemi visivi e comunicativi e per questo motivo aperto a una costante sperimentazione.

Yoho Brewing Company

Gatto

Anche il brand giapponese Yoho Brewing Company ha scelto per le proprie birre grafi che e colori eccentrici legati alla tradizione dei cartoni animati giapponesi e ispirate all’amore per i gatti del popolo giapponese. Il risultato è una serie di lattine stravaganti in cui il contenitore non esprime volutamente le caratteristiche della bevanda contenuta.

Cervecería Sagrada

Sagrada

Il marchio Cervecería Sagrada ha catturato l’attenzione, invece, con un’etichetta sarcastica capace di evocare lo spirito e la storia messicana, ispirandosi ai colori del Paese e alle maschere dei lottatori di lucha libre. Il designer José Guízar ha creato un’etichetta delle forme organiche e antropiche che abbina i colori del campo a denominazioni diverse di lottatori e birre: Vampiro, Rey Negro, Güero Gomez. L’operazione divertente e innovativa associa la degustazione della bevanda a contesti sportivi.

Sperimentazione per Leuven

LEUVEN

Di grande originalità e innovazione è anche il packaging (student work) della birra belga Leuven Beer, realizzato con contenitori in pellicola plastica monodose, che evocano le forme dei bicchieri di birra. Quattro contenitori monodose, inseriti in una cartella nera in cartoncino fustellato dotata di maniglia, propongono il consumo di birra all’aperto, adatto all’ambiente universitario e conviviale per cui il packaging è stato creato. L’originale ricetta segreta di questa birra è stata, infatti, brevettata da Hendrik Berkhof, il Chancellor dell’Università Cattolica di Leuven. Il packaging ha sviluppato con incredibile originalità l’idea di una birra in busta da condividere con gli amici, trasportabile e già porzionata, sempre pronta all’uso grazie alla sovrapposizione formale tra contenitore e bicchiere.