Ricerca

Controllo delle cessioni da tappi di sughero

Presenza di particelle di sughero: analisi visiva e al microscopio

L’analisi visiva delle bottiglie ha evidenziato risultati diversi sui campioni conservati per 10 giorni a 40 °C e per 6 mesi a 16 °C. Nei primi sono state rilevate complessivamente il 26,7% di bottiglie con presenza di particelle (16 bottiglie su 60 analizzate), mentre nei secondi le bottiglie positive sono state l’11,7% (7 su 60). È importante rilevare che delle 16 bottiglie positive dei campioni conservati a 40 °C per 10 giorni 15 appartenevano alla classe visiva D e solo 1 alla classe A, mentre le 7 bottiglie del campione conservato per 6 mesi a 16 °C appartenevano tutte alla classe D.

I risultati ottenuti, riassunti in tabella 3, mettono in evidenza che i tappi di classe visiva migliore possono portare alla cessione di particelle di sughero solo in casi sporadici e che per i tappi di classe più bassa, il fattore fondamentale è il controllo del processo produttivo dell’azienda sugheriera. Il tipo di lavaggio non sembra avere grande influenza sul fenomeno. In ogni caso, il numero di particelle era molto basso (mediamente compreso fra 1 e 5). L’osservazione al microscopio ottico del materiale isolato dalla filtrazione del vino utilizzato per la prova ha fatto rilevare presenza di scarse cellule suberose in tutti i campioni, compresi quelli che a occhio nudo non evidenziavano presenza di particelle.

Conclusioni

Nel complesso, i risultati ottenuti dall’analisi della classe di qualità visiva dei tappi di sughero naturale e della tipologia del lavaggio su campioni di tre aziende indicano che la cessione di polveri è influenzata principalmente dall’azienda sugherificio e quindi dal tipo di processo produttivo. La misura delle cessioni sui tappi prima dell’utilizzo fa rilevare valori diversi a seconda del procedimento di prova utilizzato: la prova che prevede l’agitazione dei campioni in soluzione etanolica ha messo in evidenza più efficacemente il rischio potenziale di cessioni rispetto alla prova di compressione. Le cessioni di materiale insolubile misurate simulando le condizioni d’uso dei tappi in prove d’imbottigliamento condotte a 40 °C per 10 giorni e a 16 °C per 6 mesi presentano invece valori molto simili fra tutti i campioni analizzati.

[box bg=”#cccccc” color=”#000000′ title=”Bibliografia”] [1] C.E. Liège (2006). Codice Internazionale delle Pratiche per la Produzione dei Tappi di Sughero. 5a edizione. Ed. Confédération Européenne du Liège.

[2] AA. VV. (2011). Nuovo Disciplinare sulle metodiche analitiche per il controllo del tappo di sughero ad uso enologico.

[3] Stazione Sperimentale del Sughero, Istituto di Enologia Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, (1996). Disciplinare sulla produzione ed utilizzo del tappo di sughero in enologia.

[4] Fédération Française des Syndicats du Liège (2006). Charte des bouchonniers liégeurs 5a Ed. Fédération Française des Syndicats du Liège, Paris.

[5] ISO 9727-7 (2007). Cylindrical cork stoppers – physical tests – part 7: Determination of dust content.

[6] Codiliège (2001). Méthode d’essai CODIM-PO/A – Mesure de la quantité de poussières des bouchons de liège pour vins tranquilles.

[7] Italia Fois, F. Pampiro, M. Giua e G. Marzeddu (2012). Tappi di sughero. Studio di alcuni fattori che infl uenzano la cessione di materiale insolubile al vino. Quaderni del DIRSS.
[/box]