Intervista

Chiusure a confronto: a voi la scelta!

Tappo in sughero o chiusure polimeriche? Il dibattito è sempre aperto

Il mondo degli imbottigliatori è diviso tra i tradizionalisti, che individuano nel sughero il materiale più nobile e che non abbandonerebbero questa chiusura per nulla al mondo, e quanti guardano ai tappi polimerici come alternativa ugualmente valida e capace di risolvere alcune problematiche. Lo stesso dicasi per i consumatori. Per comprendere meglio le ragioni di entrambe le categorie di prodotto, abbiamo interpellato, sugli stessi temi, da un lato i referenti della Campagna di promozione del sughero; dall’altra Roberto Casini, presidente di Sintesi, gruppo tappi sintetici espansi.

Qual è la quota del mercato dei vini in Italia che utilizzano le vostre chiusure? Quali sono i segmenti di mercato in cui sono più utilizzate? Quali i concorrenti più temibili?

Promozione sughero: Circa il 70% del vino sul mercato utilizza il sughero. È presente in tutti i segmenti di mercato, soprattutto nel segmento medio-alto. Divide invece con altre chiusure alternative il segmento basso. Il sughero di qualità non ha niente da temere da nessuno, è l’industria al 100% naturale e riciclabile del XXI secolo. Gli altri tipi di chiusure non sono naturali e non rispettano l’ambiente.

Casini: L’Italia è un Paese notoriamente tradizionalista, che vede da sempre nel tappo di sughero un riferimento. Nonostante ciò circa 2 bottiglie su 10 dei vini fermi italiani utilizzano chiusure sintetiche e pensiamo che la quota di mercato tenderà a salire.

I segmenti nei quali vengono utilizzate sono principalmente i vini bianchi e rossi aromatici di qualità, grazie alla elevatissima neutralità organolettica che permette di mantenere inalterato il patrimonio di aromi del vino. Reputiamo però che, nel corso dei prossimi anni, le chiusure sintetiche giocheranno un ruolo sempre più importante sui vini rossi di beva fino a 4-5 anni. Le nuove generazioni di tappi sintetici, infatti, sono l’unico tipo di chiusura che permette di dosare finemente l’apporto di ossigeno al vino, permettendo così la corretta evoluzione anche dei rossi, in termini di complessità aromatica, nei tempi richiesti dal mercato.

La situazione è simile anche su base internazionale o all’estero, in particolare nei nuovi mercati, ci sono dinamiche differenti?

Roberto Casini, presidente di Sintesi

Promozione sughero: La quota del sughero a livello mondiale è di circa 2/3 del totale. I mercati emergenti che si pensava che non avessero la tradizione del sughero hanno invece apprezzato il concetto europeo, soprattutto quello francese e italiano, dello charme e della tradizione legata all’utilizzo di questo materiale come chiusura del vino.

Casini: A livello mondiale il 20% dei vini fermi utilizza le chiusure sintetiche, con un trend che dopo diversi anni di crescita si conferma stabile negli ultimi quadrimestri. Va rilevato anche che sui mercati internazionali le chiusure sintetiche godono di una maggiore considerazione, grazie al fatto che non vi sono leggi che ne limitano l’utilizzo su vini di qualità così come avvenuto fino a oggi in Italia.

Dal mese di agosto scorso la legge comunitaria sulle Dogc ha liberalizzato anche la scelta della tipologia di chiusura. Cosa è cambiato per il vostro settore e quali ulteriori cambiamenti vi attendete?

Promozione Sughero: Chi vende prodotti di qualità, soprattutto in campo enologico, continua a preferire il sughero.

Casini: La liberalizzazione introdotta dalla modifica comunitaria alla legge generale sui vini a Docg ha una valenza simbolica importante, oltre a rappresentare una rilevante opportunità commerciale. Difatti con la modifica alla legge si riconosce ai tappi sintetici pari diritto all’utilizzo rispetto alle chiusure in sughero. Anche la normativa finalmente sancisce in modo definitivo che le prestazioni dei tappi sintetici di ultima generazione sono, dopo quasi un ventennio di presenza sul mercato, altrettanto valide di quelle delle chiusure tradizionali, con il vantaggio di eliminare una serie di inconvenienti legati alla naturalità di quest’ultime.

Ci attendiamo quindi un incremento nell’adozione delle chiusure sui vini di qualità, soprattutto sui vini con beva tra i 3 ed i 5 anni, dove tali chiusure esprimono al meglio il loro potenziale. La nostra associazione sta promuovendo incontri con i consorzi proprio per spiegare meglio quali sono le opportunità del decreto e quali i vantaggi dell’utilizzo delle nostre chiusure. Vogliamo essere al fianco dei produttori per proteggere le loro eccellenze in giro per il mondo.

[box bg=”#cccccc” color=”#000000′ title=”Un marchio di qualità per le chiusure polimeriche”]

Sintesi, il gruppo tappi sintetici espansi, fondato nel maggio 2008, associa le aziende produttrici e importatrici di tappi sintetici espansi. Tra i più importanti progetti portati avanti dal gruppo figura la costituzione Sintesi Quality Mark (SQM): un marchio per garantire la qualità superiore delle chiusure che lo adottano, con standard di altissimo livello sia nelle prestazioni tecniche sia nella sicurezza alimentare, a tutela dell’utilizzatore e del consumatore.

Il marchio è basato sui requisiti della norma UNI 11311 con tanto di registrazione e regolamento specifico. Le chiusure polimeriche che lo utilizzeranno devono essere efficienti e sicure, con risultati ineccepibili nelle proprietà meccaniche e fisico-chimiche, proprio per proteggere il valore delle eccellenze enologiche italiane e internazionali.

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