Inchiesta

Aspettando la sospirata ripresa…

 

Puntare sulla valorizzazione dei brand
Fabio Maccari, direttore generale del Gruppo Mezzacorona

Fabio Maccari

Con i 160 milioni di euro di fatturato il Gruppo Mezzacoronaha toccato il suo massimo storico nel 2012, superando il già ottimo 2011 di circa un 7%. L’imbottigliato ha sfondato la soglia dei 100 milioni di euro, anche qui con un incremento significativo pari al 5,2%. Il mercato italiano, nonostante gli ancor forti venti di crisi, ha tenuto bene, con + 2%, e questo grazie ha un’ottima performance nel canale moderno e una sostanziale stabilità nell’horeca. Bene − molto bene… − l’estero su tutti i mercati nei quali operiamo. Stati Uniti e Germania, le nostre piazze più importanti hanno registrato un +7%. Sorprendente il dato del Giappone dove abbiamo quasi raddoppiato le vendite. Archiviato in maniera eccellente il 2012, il primo semestre 2013 segue l’andamento dell’anno concluso con un trend di crescita su tutti i mercati. Risultati che premiano sia gli importanti e lungimiranti investimenti infrastrutturali compiuti negli anni passati tramite i quali abbiamo realizzato un complesso produttivo moderno ed efficiente, sia le politiche finanziarie avviate con saggezza e previdenza da molti anni che stanno rapidamente riducendo l’indebitamento del Gruppo a un tasso del 10% annuo. Un altro importante elemento, corresponsabile delle attuali performance, è la creazione di reti commerciali proprie nei Paesi di maggior business, nell’ordine: Stati Uniti, Italia e Germania. A New York e a Monaco di Baviera gestiamo il mercato dei rispettivi Paesi attraverso nostre filiali e questo ci permette di valorizzare al meglio anche la fase commerciale. Ora si tratta di accelerare ancora di più questa azione di commercializzazione, vero obiettivo per gli anni a venire, anche con il supporto di una incisiva comunicazione. In questo modo puntiamo a rafforzare ulteriormente la notorietà e l’immagine dei nostri brand e d’informare meglio il consumatore dell’elevato valore qualitativo delle nostre produzioni.

 

Politiche commerciali sempre più incisive e mirate
Marco Gobbi, direttore commerciale Gruppo Italiano Vini 

Marco Gobbi

Non essendo stato il 2012 un anno di successo per l’economia in generale difficilmente poteva esserlo per il mondo del vino, questo oltremodo in un momento in cui i costi della materia prima hanno subito una brusca impennata. Nonostante queste premesse possiamo reputarci moderatamente soddisfatti per quanto riguarda il trend dell’anno concluso. L’Italia e l’area euro hanno tenuto: dopo un ottimo inizio anno, c’è stata la brusca frenata in tarda primavera ed estate dovuta alla gelata dell’economia in senso lato e la mancata “volata” del periodo prenatalizio, nel canale horeca, viziata dell’entrata in vigore dell’articolo 62. Le migliori soddisfazioni sono, invece, arrivate dai mercati extraeuropei, dove abbiamo registrato una buona crescita sia in volume sia in valore in tutti i Paesi nei quali operiamo e in particolare negli Stati Uniti, in Canada e Russia; bene anche il Giappone − dopo un 2011 nero dovuto al devastante tsunami −, promettente la Cina. In Cina, in particolare, abbiamo notevolmente consolidato la nostra presenza con un ufficio di rappresentanza a Shanghai il quale, da un lato, ci ha permesso d’interfacciarci direttamente con i nostri importatori e distributori, dall’altra di avere una visione più reale del mercato cinese per sviluppare politiche commerciali sempre più incisive e mirate. In tema di strategie future, GIV punterà con forza sui mercati extraeuropei, cercando di gestire al meglio, nell’ottica del mantenimento, il business nazionale ed europeo. I mercati di riferimento per il futuro, a parte l’evergreen nord America, saranno la Russia e la Cina, ma più di una riflessione la faremo anche in America Latina. Importante sarà poi non trascurare l’interessante potenzialità di alcuni Paesi emergenti, oggi probabilmente poco significativi ma che potranno riservare piacevoli sorprese nei prossimi anni: India e i Paesi del continente africano. La nostra mission fondamentale sarà quella di sviluppare profittevolmente, nel tempo, la vendita delle nostre marche con la soddisfazione delle nostre cantine.

 

Roberto Tognella