La varietà di prodotti e confezioni rivoluziona il magazzino

La varietà di prodotti e confezioni influisce sulla tipologia di magazzino

Nell’industria degli alimenti e delle bevande la crescente varietà di prodotti e confezioni ha avuto un forte impatto sulle soluzioni di stoccaggio negli ultimi anni. Ad esempio, i pallet carichi di contenitori in PET saldato non possono essere accatastati in pile di altezza analoga alle bottiglie contenute in cassette stabili. Se, in aggiunta, la confezione ha un tappo evoluto per il consumo durante la pratica sportiva, il bancale non può essere assolutamente impilato. In questo caso, un magazzino statico a catasta perde gran parte della sua capacità e richiede superfici molto ampie, con conseguenti costi elevati soprattutto nelle aree densamente popolate. Per contro, la limitata capacità massima di un trasloelevatore richiede un investimento ingente nella tecnica di trasporto per raggiungere le stesse prestazioni di un magazzino a catasta servito da carrelli elevatori a sei ruote. Bisogna pertanto valutare pro e contro di ciascuna soluzione e situazione. Altri fattori importanti per scegliere lo stoccaggio ottimale sono la rotazione sempre più rapida dell’assortimento dei prodotti, l’accorciamento dei cicli di ordinazione e della durata delle scorte e, infine, l’aumento dei quantitativi ordinati e consegnati per ogni articolo. Nei caseifici bisogna tenere conto anche della catena del freddo.

Nuove condizioni, nuove soluzioni

Le nuove condizioni operative sono state tradotte dagli espositori di drinktec in soluzioni concrete, come spiega con un esempio Andreas Oy, direttore commerciale di SSI Schäfer Noell GmbH: “Attualmente, il settore delle bevande chiede sempre più spesso soluzioni modulari e scalabili, che assicurano alle aziende produttrici uno sfruttamento ottimale delle superfici, aumenti significativi di disponibilità, rispetto/puntualità delle consegne e qualità del servizio, oltre a un’elevata produttività. Una referenza recente dell’azienda tedesca è un magazzino a canale compatto completamente automatizzato con sistema Lift&Run, Orbiter Shuttle e controllo intelligente del flusso di materiali attraverso il sistema di gestione del magazzino, progetto realizzato per il produttore di bevande Gerolsteiner.”

Robot e sostenibilità in primo piano

Parlando di tendenze, nella catena logistica si fanno sempre più spazio i robot industriali. Grazie al miglioramento dei sistemi di presa e dei sensori è ora possibile automatizzare anche i processi di intralogistica che fino a poco tempo fa dovevano essere gestiti manualmente. Un secondo esempio sono i sistemi di trasporto autoguidati, cioè senza conducente, che svolgono in completa autonomia la movimentazione interna delle merci a magazzino. Infine, anche nell’intralogistica è arrivato il concetto di sostenibilità. I nuovi sistemi di guida dei carrelli elevatori, ad esempio, riducono i consumi attraverso l’ottimizzazione dei percorsi. Inoltre, sia i carrelli elevatori sia i sistemi di stoccaggio e trasporto sono provvisti di azionamenti più “ecologici” ed efficienti dal punto di vista energetico. Gli espositori presenti nei padiglioni del centro fieristico di Monaco di Baviera illustreranno tutti questi sviluppi con prodotti e servizi concreti, come anticipa la direttrice del salone Petra Westphal: “Come principale vetrina mondiale del settore, drinktec presenta su un’area di132.000 metri quadrati materie prime, impianti, sistemi e prodotti per la produzione, il riempimento, il confezionamento e il marketing, incluse le ultimi novità hardware e software per l’intralogistica.”