Il grande risiko dell’industria della birra

Negli ultimi 10 anni l’industria della birra è stata protagonista di accorpamenti di aziende, marchi, stabilimenti. Le sole fusioni effettuate dai due principali player mondiali (Anheuser-Busch InBev e SABMiller), hanno superato i 195 miliardi di dollari USA e hanno coinvolto 200 marchi in 42 Paesi.Inbev, nasce nel 2004 dalla fusione di Interbrew (Belgio) ed AmBev – Companhia de Bebidas das Américas (Sud America). Nello stesso anno Anheuser-Busch (USA) acquisisce le quote di Harbin, una delle più grandi birrerie cinesi. Nel 2008 InBev acquisisce Anheuser-Busch. SAB Miller, seconda birreria al mondo, assunse l’attuale nome nel 2002, quando South African Breweries comperò Miller. Nel 2004 il gruppo acquisì Bavaria (seconda birreria del sud America), nel 2006 il ramo statunitense di MolsonCoors, nel 2011 Foster’s (la più grande birreria Australiana) ed entrò nell’azionariato di Efes (Russia). Oggi l’attenzione di entrambe i grandi gruppi è focalizzata su Cina e sud America. Anheuser-Busch InBev ha da poco acquisitola Cerveceria Nacional Dominicana ed è ora impegnata nelle trattative per l’acquisito, in Messico, di Grupo Modelo, il settimo produttore di birra al mondo. Se l’operazione andasse in porto Anheuser-Busch InBev deterrà il 47% del mercato birrario statunitense; oggi ha il 39%.